Artissima 2022: Torino prossima capitale italiana dell'arte?

 L’edizione del 2022 di artissima vuole sfidare l’osservatore

Attraverso una esperienza trasformativa che ribalta i normali parametri della visione estetica.

 

Il tema selezionato per quest'anno infatti è stato Transformative Experience, concetto sviluppato dal filosofo americano L.A. Paul (docente di Filosofia e Scienze Cognitive alla Yale University) nel saggio omonimo pubblicato nel 2014 dalla Oxford University Press.

Secondo l'autore, un'esperienza trasformativa è in grado di modificare radicalmente la persona che la vive, innescando una crisi di aspettative razionalmente immaginate e aprendo una prospettiva sull'ignoto.

 

Courtesy of Torinoggi.it


“Negli ultimi anni – scrive Luigi Fassi – il mondo dell'arte nel suo complesso ha assistito a cambiamenti nelle sue regole, modalità di scambio e interazioni informative tra professionisti del settore e appassionati d'arte, navigando verso molteplici orizzonti di trasformazione. Tuttavia, resta viva l'urgenza dell'incontro interpersonale e dell'immediatezza relazionale, dettata dal desiderio di conoscere e vivere l'arte in tempo reale, e di continuare ad essere in contatto con tutte le novità che stanno emergendo sulla scena attuale. Proprio il tema di come tutti noi attraverseremo lo scoppio di esperienze trasformative nella nostra vita fornisce l'ispirazione centrale per Artissima 2022. Un'esperienza trasformativa apre nuovi orizzonti ai nostri sensi, ai nostri pensieri ed emozioni, al punto da poterci cambia profondamente noi come persone. La filosofa americana contemporanea Laurie Anne Paul, nel suo libro Transformative Experience, afferma che le esperienze trasformative personali sono quelle che non possiamo prevedere o anticipare razionalmente in alcun modo, perché nulla può prendere il posto della rivelazione vivente di un territorio a noi ancora sconosciuto .”

 

La ventinovesima edizione di Artissima, Internazionale d’Arte Contemporanea, la fiera italiana dedicata esclusivamente al contemporaneo è stata diretta iretta per il primo anno da Luigi Fassi che  ha indirizzato le proprie energie nella costruzione di un appuntamento di altissima qualità e dal forte impianto commerciale e internazionale.

Artissima quest’anno è tornata totalmente in presenza all’Oval Lingotto, accogliendo le quattro sezioni consolidate della fiera – Main Section, New Entries, Monologue/Dialogue e Art Spaces & Editions – e le tre sezioni curate – Disegni, Present Future e Back to the Future, cuore del padiglione espositivo, cui sono stati dedicati ampi approfondimenti sulla piattaforma digitale Artissima Voice Over, realizzata grazie al sostegno di Fondazione Compagnia di San Paolo.

 

Nel corso delle quattro giornate di apertura, dal 3 al 6 novembre 2022, Artissima ha totalizzato 33.200 visitatori, confermandosi appuntamento importante nel calendario internazionale dell’arte. Il tema che ha fatto da filo conduttore per l’edizione 2022 è “Transformative Experience”, concetto elaborato dalla filosofa americana L. A. Paul, secondo questa teoria un’esperienza trasformativa è capace di modificare radicalmente la persona che la vive, mettendone in crisi le aspettative prefigurate razionalmente e aprendo prospettive verso l’ignoto.

“Con questa 29esima edizione – ha commentato Fassi – si è reso manifesto il fatto che Artissima sia la fiera che internazionalizza il sistema italiano dell’arte connettendolo con quello globale. Artissima nutre, cresce e quasi produce una nuova generazione di galleristi italiani e internazionali, come ben rappresenta la partecipazione di 42 gallerie che per la prima volta sono venute in fiera e che qui a Torino trovano una leva di sviluppo delle loro potenzialità imprenditoriali. Questo dato sulle prime partecipazioni, insieme all’osservazione del pubblico che ha visitato la fiera nei quattro giorni di apertura, dimostra la fiducia del settore nel modello Artissima come generatore di sviluppo culturale ed economico. Artissima infatti agisce su una doppia agenda: quella del mercato e quella dei curatori e direttori di istituzioni culturali, che a Torino trovano una piattaforma di aggiornamento, scambio e relazione. Gli importanti risultati di mercato ottenuti nell’edizione appena conclusa dimostrano la credibilità del mercato dell’arte italiano in un settore così complesso: alla vigilia del 30mo compleanno di Artissima, con orgoglio possiamo dire che a Torino, per il mercato dell’arte, l’Italia è un Paese competitivo sulla scena mondiale”.

 

Davide Mazzoleni, dell’omonima galleria, ha sottolineato come ci sia nuova voglia di spendere da parte dei collezionisti e come questa fiera segni il definitivo ritorno alla pittura e alla figura

 In media gli acquirenti di oggi spendono dai 10 ai 20 mila euro, e invece più complicato arrivare a transazioni di 40 e 50 mila euro ad opera.

 

 Alberto Peola ha puntato su giovani nati alla metà degli anni 80 con opere da przzi da 3000 a un massimo di 10000 euro. Come medium la galleria ha presentato tanto pittura quanto fotografia sino alla scultura in ceramica.

 

Nelle parole del neo-direttore Luigi Fassi: “In una fase di cambiamento di molti modelli istituzionali di presentazione dell'arte contemporanea, la 29a edizione di Artissima a Torino parla in primis della capacità della fiera di rafforzare la sua doppia identità di mercato piattaforma e luogo di produzione culturale, valorizzando entrambi gli aspetti. Ciò che spicca quest'anno è la qualità del network italiano e internazionale della fiera, che attua la sua azione di ricerca a livello globale per continuare a offrire a collezionisti e operatori museali un'esperienza di scoperta, con opere, gallerie e artisti a un livello molto alto livello da Europa, America, Africa e Asia.

 

Le 40 gallerie che hanno partecipato per la prima volta ad Artissima nel 2022 testimoniano il fascino della fiera e il suo status di catalizzatore di sperimentazioni, ricerche e investimenti nel mercato dell'arte.

 

 

Il comitato di selezione delle gallerie partecipanti a Main Section, New Entries, Monologue/Dialogue e Art Spaces & Editions ha coinvolto un team internazionale di galleristi composto da Isabella Bortolozzi (galleria Isabella Bortolozzi, Berlino), Paola Capata (galleria Monitor, Roma, Lisbona, Pereto), Philippe Charpentier (galleria mor charpentier, Parigi, Bogotà), Raffaella Cortese (galleria Raffaella Cortese, Milano), Nikolaus Oberhuber (galleria KOW, Berlino) e Alessandro Pasotti, (galleria P420, Bologna), affiancati da un nuovo membro, Antoine Levi (galleria Ciaccia Levi, Parigi, Milano). Caterina Avataneo, curatrice indipendente con sede a Torino, si conferma consulente curatoriale per la sezione New Entries, riservata alle giovani gallerie aperte da meno di cinque anni che partecipano per la prima volta ad Artissima.

 

Quest'anno le tre sezioni curate della fiera tornano con una presenza fisica in fiera, con stand tematici e team curatoriali rivisti: Disegni è curato da Irina Zucca Alessandrelli, curatrice della Collezione Ramo a Milano; Present Future è curato da Saim Demircan, curatore indipendente e scrittore torinese, e Maurin Dietrich, direttore del Kunstverein München di Monaco; Ritorno al futuro è curato da Anna Gritz, direttrice di Haus am Waldsee a Berlino, e Balthazar Lovay, curatore indipendente con sede a Ginevra.

 

Artissima Voice Over è uno spazio crossmediale che offre un'ampia panoramica del lavoro di tutti gli attori coinvolti in ogni progetto: la galleria, l'artista, i curatori. Alcuni dei contenuti sono stati prodotti direttamente dalle gallerie e dagli artisti, mentre altri sono stati realizzati dalla redazione Treti Galaxie – composta da Matteo Mottin e Ramona Ponzini – con il contributo della casa di produzione video Like Usual, in collaborazione con FIONDA.

 

Rinomata a livello internazionale per la sua attenzione alle pratiche pionieristiche e per il suo ruolo di trampolino di lancio per artisti e gallerie emergenti, Artissima attira ogni anno un vasto pubblico di collezionisti, professionisti del settore e amanti dell'arte.

La vitalità di Artissima risuona in tutta la città, grazie ai tanti progetti culturali realizzati in collaborazione con istituzioni pubbliche, musei, fondazioni e gallerie del territorio.

Artissima contribuisce alla crescita del mercato italiano dell'arte contemporanea, stimolando e supportando i collezionisti con un occhio all'innovazione e una visione critica e curatoriale in continua evoluzione.

L'organizzazione di Artissima è stata curata da Artissima srl, società affiliata alla Fondazione Torino Musei, costituita nel 2008 per gestire le relazioni artistiche e commerciali della fiera. Il marchio Artissima appartiene a Città di Torino, Regione Piemonte e Città Metropolitana di Torino.

La 29a edizione di Artissima, per la prima volta patrocinata dal Ministero della cultura, si è svolta con il sostegno delle tre Autorità proprietarie del marchio, insieme a Fondazione CRT, Fondazione per l'Arte Moderna e Contemporanea CRT, Fondazione Compagnia di San Paolo e Camera di Commercio di Torino.

 

 

L'immagine coordinata per il 2022, basata sul tema Transformative Experience, è stata assegnata per il quinto anno consecutivo allo studio grafico torinese FIONDA, che la descrive così: «Quando si parla di presente si pensa a un liquido astrazione temporale, un qui e ora eternamente mutevole.


In questo incessante movimento quotidiano, cornici multidimensionali ci accompagnano come ombre al nostro fianco, dalle quali potremmo essere catturati o assorbiti o inghiottiti: sono come porte scorrevoli, brecce nello spazio-tempo, solo fugacemente visibili, presenze mutaforma che svaniscono e riapparire. Abbagliamenti, bagliori visivi, geometrie mobili che ci incontrano, ci seducono, ci tentano, offrendo inconsciamente l'attrazione dell'ingresso in altri mondi, passaggi verso il nostro io sconosciuto, porte del palazzo di tutte le nostre possibili trasformazioni.

 

Sono come sirene contemporanee che spingiamo alle periferie del nostro sguardo, reprimendole, immersi come siamo in un flusso iperattivo di stimoli percettibili. Improvvisamente, possiamo fermare la nostra avanzata automatica e cercare di inciampare intenzionalmente in mezzo a loro. Perché è solo sfidando il mistero che possiamo comprendere tutte le nostre potenziali metamorfosi”.